Il prossimo potrebbe rivelarsi un anno più complesso di quello trascorso in termini di forniture di energia. Una prospettiva ancora grigia su cui hanno concordato gli esperti intervenuti nella seconda edizione di Sustainable Future Forum, organizzato da Class Cnbc.

"Per quest'anno siamo riusciti a rimpiazzare il 50% del gas mancante per quel che riguarda Eni, il contributo più importante lo ha dato l'Algeria", spiega l'ad di Eni, Claudio Descalzi. "Nel 2023", continua, "porteremo ancora grandi quantità di gas naturale liquefatto in Italia, ma per utilizzarlo servono i rigassificatori: se non ci saranno, l'anno prossimo potrebbe anche essere più complesso del 2022".

Per tornare alla normalità ci vorranno circa tre anni secondo il presidente di Acciaierie d'Italia, Franco Bernabé, che invita le famiglie a ridurre i consumi. Un'altra possibilità, secondo il deputy chairman di Rothschild & Co, Paolo Scaroni, è negoziare un price cap con gli Usa e la Norvegia, mantenendo le sanzioni contro la Russia. "Il 2023 sarà un anno difficile perché in Europa il gas costa il doppio, il triplo degli Stati Uniti", sottolinea Scaroni. Di fronte a queste evidenze, che si aggiungono al cambiamento climatico, per gli esperti -riferisce MF-Milano Finanza- è chiaro che si debba accelerare verso le rinnovabili. Quello attuale, commenta il sociologo ed economista statunitense, Jeremy Rifkin, è "il momento più grave per la nostra specie. Il cambiamento climatico sarà la nuova normalità per millenni".

In questo caso, una delle carte vincenti sarà la collaborazione. "Possiamo vincere la sfida climatica solo creando sinergie internazionali", propone l'ambasciatore israeliano inviato speciale per il clima, Gideon Behar. Dopo di lui, Francesco La Camera, direttore generale di Irena fa invece luce sulla necessità di infrastrutture per le nuove risorse energetiche. Fonti che spaziano dal nucleare -soluzione sicura che può sostituire i combustibili fossili, come racconta Stefano Buono ceo di Newcleo- e che arrivano fino al metano sintetico. Quest'ultimo, secondo Marco Alverà, ceo di Tes, si rivelerà il combustibile del futuro. Qualunque sia il modo, le aziende dovranno comunque continuare a confrontarsi con i nuovi parametri Esg, ai quali Mark Mobius, fondatore di Mobius Capital Partners, crede si debba aggiungere anche il parametro C, quello culturale. "Sono sempre di più gli investitori che cercano società compliance con gli obiettivi Esg e che li abbiano interiorizzati nella loro cultura aziendale", fa notare.

"Abbiamo visto un continuo proliferare delle strategie sostenibili. L'anno prossimo ci aspettiamo una crescita", rivela Anna Paglia, managing director di Invesco Global. "Gli investitori sono sempre più attenti al settore", le fa eco Valerio Camerano, managing director di Algebris Investments. "L'Esg è protagonista anche sul fronte del debito con i green bond perché l'inflazione sta iniziando ad andare sotto controllo", aggiunge Rodolfo Fracassi, managing director di MainStreet Partners. È quindi roseo il futuro degli investimenti sostenibili: un'inversione di rotta dopo il rallentamento del 2022. "L'Esg è la categoria che più ha risentito della guerra in Ucraina e dell'aumento dei prezzi delle materie prime", spiega Riccardo Ceretti, responsabile direzione innovaction Lab di Arca Fondi. "Il 2022 è il primo anno in cui gli investimenti sostenibili performano cinque punti in meno degli altri", commenta Jacopo Schettini Gherardini, direttore dell'ufficio ricerca di Standard Ethics. "Ma i risultati restano buoni. Il futuro sarà roseo", conclude. "È cresciuto il numero di gestori che specificano gli attributi di sostenibilità dei propri investimenti: adesso sono più di un terzo", dichiara Giovanni Natali, ad di 4AIM Sicaf: "Nel 2023 ci aspettiamo un rimbalzo, ma tutto dipenderà dal contesto internazionale". In soccorso arrivano le banche, che puntano sull'Esg. "È uno dei pilastri del nostro piano industriale: abbiamo interiorizzato il tema", assicura Elena Flor, responsabile Esg & Sustainability di Intesa Sanpaolo. "Il contributo delle banche sarà importante, non decisivo", secondo Roger Abravanel, director emeritus di McKinsey, che poi rassicura: "Anche i governi si muovono verso la decarbonizzazione". Al panel ha partecipato anche Briano Martinoni, cco di Green Future Project.

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December 01, 2022 02:22 ET (07:22 GMT)

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