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MILANO (MF-NW)--Dopo mesi di difficoltà finanziarie e tentativi di

rilancio, l'impero degli uffici condivisi di WeWork va sempre più a

picco. La società ha presentato istanza di protezione dal fallimento in

Nord America ieri sera, ai sensi del Chapter 11, e ha presentato un piano

per la chiusura dei contratti di locazione non più operativi.

TRAVOLTA DA PANDEMIA E RECESSIONE

La crisi WeWork è figlia della pandemia di Covid-19 e del successivo

rallentamento dell'economia globale, che hanno costretto molte aziende a

rivedere i loro contratti di locazione per l'utilizzo degli spazi di

lavoro condivisi, e ha raggiunto l'apice ad agosto di quest'anno, quando

la società ha avvertito per la prima volta di temere per il proprio

futuro a causa di perdite troppo elevate sul proprio bilancio.

CHAPTER 11 RIGUARDA SOLO USA E CANADA

L'istanza di protezione dal fallimento, depositata ieri presso il

tribunale federale del New Jersey, si limita alle sedi di WeWork negli

Stati Uniti e in Canada. Dai documenti emerge che la societá ha

passivitá che vanno dai 10 ai 50 miliardi di dollari e ha sottoscritto

accordi con la maggior parte dei possessori di titoli garantiti,

impegnandosi a ridurre i contratti di locazione non piú vantaggiosi.

Anche il suo valore di mercato è crollato. Dopo un tentativo di

quotazione fallito, cinque anni fa, nel 2021 WeWork ha debuttato al Nyse

attraverso un accordo Spac, ma da allora le sue azioni hanno perso il 98%

del loro valore. Secondo la chiusura degli scambi di ieri al Nyse, il valore del titolo era di 0,83 dollari ad azione. Oggi negli scambi di pre-apertura le azioni vengono scambiate a 1,13 dollari ad azione (+35,25%).

MANAGEMENT AUSPICA RISTRUTTURAZIONE

"Sono profondamente grato per il sostegno dei nostri stakeholder mentre

lavoriamo insieme per rafforzare la struttura finanziaria e accelerare

questo processo attraverso l'accordo di supporto alla ristrutturazione",

ha affermato il ceo di WeWork David Tolley in una nota. "Rimaniamo

impegnati a investire nei nostri prodotti, servizi e team di dipendenti di livello mondiale per supportare la nostra comunità". L'ex ceo e co-fondatore della società, Adam Neumann, ha affermato che l'annuncio dell'istanza di fallimento è stato "una delusione". "È stato difficile per me guardare come WeWork non sia riuscita a trarre vantaggio da un prodotto che oggi è più rilevante che mai", ha affermato Neumann ai microfoni della Cnbc. "Credo che, con la giusta strategia e il giusto team, una riorganizzazione consentirà a WeWork di emergere con successo" ha aggiunto l'ex ceo.

vsi

valentina.simonella@mfnewswires.it

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November 07, 2023 09:02 ET (14:02 GMT)

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