Milano resta negativa, con il Ftse Mib che cede lo 0,25%
a 23.262 punti. Il Dax perde il 2,14%, il Cac-40 l'1,69%, il
Ftse 100
l'1,74% e l'Ibex l'1,84%
"Abbiamo recuperato un po' le perdite, grazie ad Unicredit che
ha
invertito la rotta ed Stm", commenta un operatore contattato
dan
MF-Dowjones, sottolineando che "il sentiment comunque resta
abbastanza
incerto, non solo in Italia ma anche sul resto dei listini
europei. C'è
una pressione dovuta sia al rialzo dell'euro/dollaro sia al
mercato
obbligazionario che sta mostrando un aumento marcato dei
rendimenti".
A piazza Affari sale Stm (+4,78%). Il titolo beneficia delle
indicazioni che il management ha fornito in un incontro con gli
analisti,
evidenzia un gestore, precisando che la societá sta valutando
opzioni per
Digital Product Group.
Positivo anche Campari (+2,18%), che riduce i cali dopo i
conti
trimestrali, leggermente migliori delle attese di un analista in
termini
di ricavi, Ebitda, Ebit e utile pre-tasse.
In rialzo tra i bancari B.P.Milano (+1,45%), B.Popolare (+1,4%)
e
Unicredit (+0,23%), mentre Intesa Sanpaolo cede lo 0,25%,
Mediobanca lo
0,45%, Ubi B. l'1,39%, B.P.E.Romagna l'1,63% e B.Mps il
3,24%.
Sul resto del listino si segnala Giorgio Fedon che è in asta
in
volatilità con un rialzo teorico del 14,3%, Ies (+6,78%) e
Digitouch
(+3,24%) in scia alle indicazioni sul primo trimestre. Nei primi
tre mesi
dell'anno, infatti, Digitouch ha raggiunto quota 255 clienti,
acquisendone
15 nuovi di dimensioni medio grandi, come Qatar Airways, Adecco
e
Aeroporti di Roma.
rit