Edison: entra in Cda Fondazione Banco dell'Energia
2022年12月1日 - 10:01PM
MF Dow Jones (Italian)
Edison, già firmataria del Manifesto 'Insieme per contrastare la
povertà energetica', è entrata nel Consiglio di amministrazione
della Fondazione Banco dell'energia. A un anno dalla presentazione
del Manifesto, oggi si è riunita a Roma la plenaria dei firmatari,
durante la quale sono state presentate le ricerche Ipsos e Oipe
(Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica) sulla povertà
energetica, e i nuovi progetti promossi da Banco dell'energia. La
onlus nata nel 2016 per sostenere le famiglie che si trovano in una
situazione di povertà economica, sociale, ma soprattutto
energetica, oggi diventa Fondazione.
Fino a oggi, spiega una nota, il Banco dell'energia ha raccolto
e donato oltre 6,5 milioni di euro e aiutato più di 10.000
famiglie. Il piano del Banco prevede nei prossimi tre anni di
aumentare le risorse economiche messe in campo: l'obiettivo è di
raccogliere e donare altri 2 milioni di euro entro il 2024.
Edison entra nel Cda della Fondazione Banco dell'energia con un
impegno iniziale triennale e l'obiettivo di promuovere nuove
iniziative di contrasto alla povertà energetica e di coinvolgere un
numero crescente di operatori del settore. Banco dell'energia ha
lanciato nell'ultimo anno oltre 20 progetti su tutto il territorio
nazionale, portati avanti grazie al supporto di enti e aziende
partner.
"Edison è un operatore responsabile e questo per noi significa
essere concretamente impegnati per un'energia sostenibile da un
punto di vista sia ambientale sia sociale", ha dichiarato Nicola
Monti, amministratore delegato di Edison, spiegando che "con il
nostro ingresso nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione
Banco dell'Energia intendiamo fare sistema con gli altri operatori
del settore per dare una risposta comune al fenomeno della povertà
energetica, che in questi ultimi mesi si è ulteriormente aggravato.
Si tratta per noi di un impegno programmatico che abbiamo voluto
avviare con il progetto 'Energia in periferia' in Calabria
prevedendo per le famiglie vulnerabili di quel territorio, un
sostegno economico per il pagamento delle bollette e un vero e
proprio affiancamento dei Ted Tutor per l'Energia Domestica con
l'obiettivo di favorirne una maggiore consapevolezza sui consumi
energetici".
Lo scorso novembre Edison ha dato vita a 'Energia in periferia',
primo progetto nel Sud Italia del Banco dell'energia. Sono 100 le
famiglie di Reggio Calabria in condizione di povertà economica e
sociale che rischiano di non poter accedere a un paniere minimo di
beni e servizi energetici, a cui vengono destinate risorse per il
pagamento delle bollette, lampadine Led a basso consumo, e che
stanno già facendo un'attività di formazione sulla consapevolezza
energetica. L'iniziativa, a cui collaborano anche Banco Alimentare,
Adiconsum, Signify insieme a una rete di associazioni del
territorio riflette analoghi interventi nei quartieri periferici di
Quarto Oggiaro (Milano) e a Torpignattara (Roma).
Da firmataria del Manifesto, Edison è impegnata in azioni
concrete per fronteggiare le situazioni di difficoltà attraverso
una rete di stakeholder che condividono la missione del Banco
dell'energia. Al progetto 'Energia in periferia' di Reggio Calabria
contribuisce anche lo Stakeholder Advisory Board di Edison, il
comitato composto dai rappresentanti dei diversi portatori di
interesse con cui Edison si confronta per indirizzare lo sviluppo
sostenibile della società.
Il progetto di Reggio Calabria si inserisce in un quadro
particolarmente drammatico, come dimostra l'indagine effettuata
negli scorsi mesi da Ipsos per Banco dell'energia, con l'obiettivo
di monitorare l'evoluzione della percezione del fenomeno della
povertà energetica presso la popolazione italiana con focus sul Sud
Italia. Dall'indagine emerge che quasi un italiano su quattro crede
di essere all'apice dell'emergenza (13%) o che il peggio debba
ancora arrivare (10%). Al Sud questa convinzione è più radicata
(14%). Se infatti il 70% degli italiani si dichiara soddisfatto
della propria qualità di vita, questa percentuale scende al 62% al
Sud. Tra le motivazioni, la crisi energetica è un punto cruciale
del dibattito attuale. Non soltanto perché l'aumento del costo
dell'energia, oltre al conflitto tra Russia e Ucraina, è
considerato la principale causa dell'aumento dei prezzi degli altri
beni e servizi, ma anche perché quasi un italiano su tre si aspetta
che le richieste di risparmio energetico saranno, nell'imminente
futuro, molto rilevanti per i cittadini.
Secondo l'Oipe, Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica,
già nel 2021 l'11,9% dei nuclei familiari non poteva permettersi i
costi per il riscaldamento della propria abitazione: si tratta di
oltre 2 milioni le famiglie in condizioni di povertà energetica,
pari all'8% delle famiglie italiane. Nel primo trimestre 2022 - con
i rincari del gas naturale trasmessi ai prezzi all'ingrosso
dell'elettricità - la Fondazione Utilitatis stima che il 13% delle
famiglie italiane sia colpito dal fenomeno, per 3,5 milioni di
cittadini in condizione di povertà energetica.
com/cos
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December 01, 2022 07:46 ET (12:46 GMT)
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